Membro del team Pirelli positivo al coronavirus. A comunicarlo è stata la stessa azienda con un comunicato ufficiale. Si tratta del secondo caso in F1.
MELBOURNE (AUSTRALIA) – Membro del team Pirelli positivo al coronavirus. Secondo caso, quindi, in Formula 1 dopo quello del meccanico della McLaren. A comunicare il contagio è stata la stessa azienda in un comunicato ufficiali.
Le condizioni dell’uomo sono stabili e il produttore di pneumatici ha preso tutte le misure precauzionali previste per evitare la diffusione dell’epidemia.
Il comunicato della Pirelli
La notizia della positività è stato comunicata dalla stessa Pirelli in una nota ufficiale: “La persona – precisa il testo citato da Repubblica – sta osservando le disposizioni previste dalle autorità sanitarie australiane. Queste ultime hanno verificato, e comunicato alla Pirelli, che non ha avuto contatti che richiedano l’adozione di misure sanitarie preventive nei confronti di terzi. Stiamo monitorando attivamente la situazione secondo le procedure delle autorità e i protocolli aziendali“.
Secondo caso in Formula 1
Si tratta del secondo caso in Formula 1. Il primo riguarda un meccanico della McLaren. Positività che ha portato il team di Woking a rinunciare al GP d’Australia e di conseguenza all’annullamento della prima gara stagionale a Melbourne.
Le autorità sanitarie hanno iniziato tutte le verifiche del caso anche se, al momento, non è chiaro se tra i due ci siano stati dei contatti diretti. Maggiori informazioni saranno comunicate nelle prossime ore con tutte le precauzioni del caso che sono state prese sia dalla McLaren che dalla Pirelli.
McLaren in quarantena
Dopo il caso verificato del meccanico la McLaren ha deciso di mettere in isolamento tutte le persone che sono state a contatto con l’uomo positivo compresi i piloti Lando Norris e Carlos Sainz.
I due rientreranno a lavoro tra 14 giorni per farsi trovare pronti al via della stagione previsto per il mese di maggio.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.